WORLD PARTY
Ok. Dopo aver stroncato odiato e rigettato la guida degli Stati Uniti della Rough Guide, ho preso in mano quasi per caso questo “manuale” a tutte le feste del mondo, più o meno famose, più o meno alcoliche (su questo dettaglio dovrei ricontrollare…) dove perdersi, lanciarsi e divertirsi immergendosi nelle tradizioni locali. La qualità di World Party è nella completezza delle informazioni (storia, interviste, alloggio, mangiare&bere, suggerimenti e tante curiosità come le celebrazioni del St. Patrick’s Day… A New York!) e nei diversi occhi con cui vengono guardate (i confronti tra le diverse tradizioni per esempio, come i punti di incontro tra la tomatina di Buñol e la guerra delle arance di Ivrea).
E’ curioso, interessante (quanti sanno le diverse contrade del palio di Siena?), ti dà centinaie di idee per viaggi lunghi e fughe fuori porta. E non c’è limite alla fantasia: potete ubriacarvi in compagnia di filippini all’Ati-Atihan (Kalibo, Isola di Panay, Filippine) accendere petardi in abiti tradizionali boliviani prendendo in giro gli spagnoli al Phujillay (Tarabuco, Bolivia) o buttarvi nelle acque gelide mezzi nudi nelle acque del Giappone per la festa del Hadaka Matsuri (sconsigliabile, visto che è a gennaio). Ce n’è davvero per tutti i gusti e per tutte le tasche, con dettagli, spiegazioni e immagini che parlano da sole.
Promossa. Quando si parte?
Recensione di Paola Annoni