Leggendo tanti libri di viaggio, di solito ci si appassiona: nuovi luoghi da scoprire, nuovi mondi, piccole e grandi esperienze che ti arricchiscono o incuriosiscono. E poi ci sono i libri che ti si aggrappano al cuore con le unghie e chiedono attenzione, amore e una cura particolare nella lettura: Walkaboutitalia di Darinka Montico, è
Nuova guida di Effequ, stesso autore, stessa delizia (con nuovi accorgimenti in più). Diego Casali già autore della guida di Lucca si rimette in gioco spostandosi qualche chilometro in là, nella città della famosa torre pendente… Che dalla torre è sistematicamente oscurata. Cosa c'è oltre al campo dei Miracoli? Nessuno è tagliato fuori. E tramite le
Mi hanno sempre affascinato i libri scritti dai piloti di linea, un po' forse perchè volare è sempre un mistero emozionante, un po' perchè ci sono tanti aspetti interessanti dentro e fuori la cabina di pilotaggio. Questo libro affronta tanti argomenti diversi: l'esperienza di pilota per Alitalia, il dietro le quinte del "salvataggio" del 2008/09 con
Nonostante il concetto di "vintage"stampato sul retro di copertina (a casa mia Demetrio Pianelli è vintage, non un libro del 2000), e la faccia sorridente di Julia Roberts davanti, ho comprato il libro dopo che un'amica mi ha regalato il dvd. Lo ammetto. Prima il film (se proprio dovete guardarlo fatelo in lingua originale con
La curiosità si sa, è donna. E dopo “Onde Perfette” volevo sapere dove Paolo Amir Tabloni avrebbe portato i lettori, se sulle stesse strade o se avrebbe avuto il coraggio di mettere un piede dietro l’altro su polverosi percorsi sconosciuti. E l’ha fatto. E pure bene. McQueen Boulevard è un romanzo che all’apparenza può sembrare
Ok. Dopo aver stroncato odiato e rigettato la guida degli Stati Uniti della Rough Guide, ho preso in mano quasi per caso questo “manuale” a tutte le feste del mondo, più o meno famose, più o meno alcoliche (su questo dettaglio dovrei ricontrollare…) dove perdersi, lanciarsi e divertirsi immergendosi nelle tradizioni locali. La qualità di
Guardando lo storico delle recensioni devo ammettere che mi sono accorta di avere una linea molto più morbida con i libri autobiografici di pazzi avventurosi e esordienti e, oltre a questo, una tendenza spietata a stroncare le guide: sono ossessionata dal confronto e non riesco a non scaldarmi di fronte a descrizioni scarne misere
Voglia di scalare, voglia di scalare una montagna e di arrivare fino in cima alla vetta, quella vetta dove tutto finisce o dove tutto inizia, per lasciarsi travolgere dal fascino dell’inatteso, dall’odore della purezza, dalla vertigine di ritrovarsi. Questo può succedere dopo aver letto il libro di Davide Chiesa, autore piacentino al suo primo libro
Prevenuta, come sempre. Come ogni volta che prendo in mano il libro di un autore famoso e di cui si legge nella piega di copertina “Proposto dal Pen club italiano all’accademia di Svezia quale candidato italiano per il Nobel di letteratura”. E invece ecco, una bella sorpresa paragonabile a una calda giornata di sole in
Tra i commenti delle testate giornalistiche importanti mi cade subito l’occhio su il parere di “sette” che sottolinea come Bryson sappia “lanciare frecciate all’indirizzo dei cugini europei facendoli morire dal ridere”, sull’onda del fantastico “Un paese bruciato dal sole” mi faccio ancora una volta convincere dall’autore. Morire dal ridere. Beh, oddio. Ridere. L’autore decide di
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